La Premier e leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha parlato a tuttotondo nel corso dell’assemblea del partito chiarendo diversi punti.
Non si tira indietro e, anzi, rilancia. Giorgia Meloni, Premier e leader del partito Fratelli d’Italia, ha le idee chiare e nel corso del suo intervento all’assemblea del gruppo, fa alcune precisazioni in merito al suo ruolo, agli attacchi ricevuti e anche al suo futuro.
Giorgia Meloni: gli attacchi e il futuro di FdI
“Da noi il segretario è una figura che non esiste. C’è il presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo“. Ha le idee chiare la leader del partito nonché Premier italiana e le esplicita a gran voce nel corso dell’assemblea tenutasi oggi con gli altri membri di Fdi.
“Io intendo continuare a fare il presidente di Fratelli d’Italia. Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un’altra cosa della quale vado molto fiera. È il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti”.
La Premier ha fatto anche il punto di questo ultimo periodo dove, a parer suo, ha subito diversi attacchi personali e anche a componenti della sua famiglia: “Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell’altro […]. Fango gratuito perfino sui familiari”.
E proprio su questo punto: “Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia”.
La Meloni ha poi concluso con il suo impegno per l’Italia: “Continueremo a non rispondere a queste provocazioni. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all’Italia una strategia che non aveva da anni”.